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Ortoalto, il nuovo progetto di agricoltura urbana dell’associazione Le Fonderie Ozanam

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Logo_defSarà inaugurato ufficialmente nel pomeriggio di domani,  sabato 28 maggio, presso Casa Ozanam in via Foligno 14 a Torino, ortoalto Le Fonderie Ozanam, con una festa – evento che vuole coinvolgere tutta la cittadinanza, a cominciare dagli abitanti di Borgo Vittoria.
Il Progetto, che ha preso il via lo scorso febbraio grazie all’idea e all’impegno della start up torinese OrtiAlti e al sostegno della Compagnia di San Paolo consiste nella creazione di un orto pensile comunitario, tra i primi esempi in Italia, che testimonia l’anima green del Capoluogo piemontese, dove si stanno sviluppando molti progetti di questo tipo. L’orto è realizzato sul tetto di Casa Ozanam, storico palazzo anni ’30 oggi di proprietà del Comune, al cui interno operano diverse realtà come la Cooperativa Sociale Meeting Service, partner dell’iniziativa.
Sviluppato su una superficie di 300 metri quadri, di cui 150 coltivabili, ortoalto Le Fonderie Ozanam permetterà la13177778_1754094344826784_3437861331829317967_n coltivazione di verdure fresche per tutto l’anno, andando così ad arricchire con prodotti a “centimetro 0” il menù del Ristorante Le Fonderie Ozanam, presente all’interno della struttura e gestito da persone disagiate. Oltre agli aspetti puramente gastronomici, l’orto sarà anche (e forse soprattutto) un luogo di socializzazione e incontro per gli abitanti del palazzo e del circondario, e ha l’obiettivo di diventare un primo tassello di riqualificazione urbanistica e rilancio per l’intero quartiere di Borgo Vittoria. Sarà, inoltre, un’occasione importante di lavoro e formazione per le persone della Cooperativa Sociale Meeting Service, a cui è affidato il compito di curare e coltivare lo spazio. Vanno ricordati infine i benefici ambientali, che saranno riduzione dell’isola di calore e delle emissioni di CO2,  risparmio dei consumi  (previsto intorno al 10 – 30%), miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio, assorbimento delle acque piovane e diminuzione dell’inquinamento acustico.
Proprio all’insegna dell’inclusione e della socializzazione, la festa di inaugurazione di ortoalto Le Fonderie Ozanam di domani coinvolgerà i presenti con un ricco programma di iniziative. Lo trovate qui. E se siete a Torino, vi invitiamo a passare da Via Foligno 14, sede dell’associazione.

Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: casaozanam.ortoalto.com]


Aurore Musicali: il programma di lunedì 30 maggio

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edu1-800x400-800x400Continua il programma delle Aurore Musicali, lezioni concerto per capire e amare la musica, presso l’Auditorium dell’Educatorio della Provvidenza a Torino.

Lunedì 30 maggio

Colori in bianco e nero
Chiara Bertoglio, pianoforte
Direzione Artistica: Marco Leo

PROGRAMMA
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Dieci preludi corali (trascrizione di Ferruccio Busoni)
Ferruccio Busoni (1866-1924)
Turandots Frauengemach – da Elegien
Berceuse
Modest Musorgskij (1839-1881)
Quadri da un’esposizione

Chiara BertoglioNata a Torino nel 1983, Chiara Bertoglio inizia a tre anni lo studio del pianoforte, diplomandosi a sedici con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Torino. Ottiene inoltre il diploma dei Corsi Triennali di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, il Diploma svizzero di Virtuosité e la laurea specialistica in musicologia all’Università di Venezia Ca’ Foscari, sempre summa cum laude. Ottiene inoltre un dottorato di ricerca (PhD) in Music Performance Practice all’Università di Birmingham (UK) sotto la guida di Kenneth Hamilton. La sua formazione musicale si svolge, fra gli altri, sotto la guida di M. Rezzo, I. Deckers, E. Henz, P. Badura Skoda, S. Perticaroli e K. Bogino.
Debutta come solista con orchestra a nove anni, diretta da Ferdinand Leitner; in seguito collabora con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica di Roma, la European Union Chamber Orchestra, la Curtis Chamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Aargauer Symphonieorchester; nel 2005 debutta alla Carnegie Hall di New York diretta da Leon Fleisher. Si esibisce in sale prestigiose in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo ancora la Royal Academy ed il Royal College di Londra, la Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, la Sala dell’Accademia di Santa Cecilia, il Maggio Musicale Fiorentino, e per stagioni quali l’Unione Musicale di Torino, MITO Settembre Musica, etc. Tiene récitals e concerti (sia in Italia che all’estero) spesso trasmessi da radio e TV nazionali e satellitari.
Tra le sue incisioni, ricordiamo la “Toccata per pianoforte ed orchestra” di Respighi, di prossima pubblicazione per Brilliant Classics, e la registrazione di Concerti di Mozart per il 250° del compositore, allegati alla rivista “Panorama”.
Nel 2005 è stato pubblicato il suo primo libro, “Voi suonate, amici cari” (ed. Marco Valerio), sui rapporti fra la musica per pianoforte e la musica operistica di Mozart. Tra gli altri suoi libri, “Musica, maschere e viandanti. Figure dello spirito romantico in Schubert e Schumann” (2008), “Logos e Musica. Ascoltare Cristo nel Bello dei suoni” (2009) e “Per Sorella Musica. San Francesco, il cantico delle Creature e la musica del Novecento” (2009), tutti pubblicati da Effatà. Ha inoltre pubblicato in lingua inglese “Instructive Editions and Piano Performance Practice”, Lambert Academic Publishing. Infine, ha all’attivo la pubblicazione articoli su prestigiose riviste di musicologia; partecipa a convegni internazionali come relatrice, e tiene seminari in diverse università italiane ed estere. È docente presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, e presso l’Accademia Musicale “Perosi” di Biella. Dal 2007 è regolarmente invitata a tenere un ciclo di conferenze e concerti nelle settimane di studio “Filosofia nei luoghi del silenzio” organizzati dallo Studio Filosofico Domenicano di Bologna.

Auditorium dell’Educatorio della Provvidenza
Corso Gen. Govone 16/A, Torino
Tel. 011-595292
Ingresso € 5, fino ad esaurimento posti
Apertura Auditorium Ore 20.20
Inizio Concerti ore 20.45
Locale climatizzato, Accesso Disabili

La Damrau al Regio per una “Lucia” mozzafiato

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Lucia_Damrau 3019Per l’ultima recita della Lucia di Lammermoor il pubblico del Teatro Regio di Torino ha potuto per la prima volta godere della presenza di una delle più acclamate dive del panorama operistico internazionale, il soprano tedesco Diana Damrau. Sin dal suo ingresso in scena ci si è immediatamente resi conto di essere di fronte a una fuori classe, in grado di ipnotizzare gli spettatori con una performance che è duopo definire totale. Già dalle prime battute scambiate con la confidente Alisa, si è compreso che questa Lucia è da tempo preda di un forte squilibrio mentale, quasi una schizofrenia che è affiorata pericolosamente nell’aria Regnava nel silenzio dove il soprano è parsa ipnotizzata e allo stesso tempo assoggettata alla visione dello spettro che la perseguitava. Il lungo duetto col tenore, un superlativo Piero Pretti (Edgardo), scivola via tutto d’un fiato coronato da un memorabile e appassionato Verranno a te sull’aure. Lo scavo psicologico che la Damrau opera sul personaggio di Lucia appare ancor più lampante nella prima scena del secondo atto, in cui il soprano ci ha presentato una donna in grado di tener testa al fratello con ardua tenacia e immediatamente dopo assoggettarvisi passivamente. Ma il vero miracolo avviene con la Lucia_ Damrau 3086grande scena della pazzia nella quale la Damrau dà sfoggio di una varietà infinita di stati d’animo, e una gamma di espressioni e movenze degne delle grandi interpreti Hollywoodiane degli anni ’40. Per quanto riguarda l’aspetto puramente musicale possiamo tranquillamente parlare di perfezione e bellezza allo stato puro e ciò ha trovato conferma nella vera e propria esplosione di ovazioni che hanno accolto l’artista al termine dello spettacolo.
Nella recita la Damrau è stata affiancata da un Pretti che è parso galvanizzato dalla luce della protagonista e ha dato vita a un Egdardo da urlo; da Gabriele Viviani (Enrico Ashton) la cui performance ha conferma le perplessità quanto precedentemente affermate; e da Nicolas Testé (Raimondo Bidebent), che ha reso in modo assolutamente dignitoso la parte dell’educatore e confidente di Lucia esprimendosi in una prova molto composta con dei guizzi di eleganza.
A.V.

Premio letterario Cesare Pavese, c’è tempo fino al 20 giugno per partecipare

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pavese_cFino al 20 giugno è ancora possibile partecipare al bando della 33esima edizione del Premio Cesare Pavese,
l’iniziativa nata a Santo Stefano Belbo per rendere omaggio all’autore di “La luna e i falò”, un classico della letteratura italiana e internazionale che ha saputo al tempo stesso mantenere un forte legame con le sue radici piemontesi. Il bando è online sul sito www.centropavesiano-cepam.it, alla sezione Bandi.
Il Premio è organizzato e promosso dal Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale, con il contributo della Regione Piemonte, del Comune di Santo Stefano Belbo, della Fondazione Crc e della Fondazione Crt, con la collaborazione della Provincia di Cuneo e della Fondazione Cesare Pavese. Il concorso è aperto a opere letterarie, di pittura e di scultura ispirate alla poetica pavesiana.foto-colline-1
Ogni anno il Premio viene assegnato a scrittori e intellettuali che meglio abbiano saputo trasmettere il legame con il territorio, il valore dell’impegno civile o fornire punti di vista stimolanti su tematiche attuali.
Accanto alla sezione letteraria, il concorso comprende quindi il Premio di Pittura (giunto alla 27a edizione) e il Premio
di Scultura (arrivato alla 20 a edizione).
Per la parte letteraria il Premio Cesare Pavese prevede due sezioni: opere edite e opere inedite.
Ecco i riconoscimenti che saranno attribuiti per le opere edite:
– premio di narrativa;
– premio della Giuria destinato a un’opera di narrativa, saggistica o poesia
– premio di saggistica generale o di critica pavesiana
– premio di poesia
Possono partecipare le opere pubblicate tra il 1° gennaio 2015 e il 20 giugno 2016.
La premiazione vedrà i vincitori riunirsi sabato 27 e domenica 28 agosto a Santo Stefano Belbo, presso la casa natale dello scrittore (dove ha sede il Cepam) per una serata di dibattito e per la cerimonia finale di consegna del riconoscimento.
Per la sezione opere inedite, la Giuria assegnerà:
– il premio di narrativa;
– il premio di poesia;
– il premio di saggistica;
– il “Premio Giovani” per un’opera di narrativa o poesia o saggistica, destinato a chi non ha superato
i trent’anni di età;
– il premio a una tesi di tesi di laurea o di dottorato che abbia affrontato uno studio o una critica
dell’opera di Pavese (promosso dall’Azienda Agricola Giacinto Gallina);
– un riconoscimento a una ricerca scolastica su Pavese;
– il premio per medici scrittori in lingua italiana e francese (promosso dall’Associazione Medici
Scrittori Italiani e dall’Union Mondial Médécins Escrivains).
– il premio di narrativa e di poesia in lingua piemontese.
La premiazione delle opere inedite avrà luogo sabato 27 agosto sempre presso la casa natale dello scrittore.
Lost-art-of-writing-800x390Tra gli autori vincitori del Premio Pavese nel corso delle passate edizioni si ricordano: Roberto Vecchioni, Gian Luigi Beccaria, il poeta Aldo Nove e Giancarlo Giannini (2015) gli scrittori Claudio Magris e Sebastiano Vassalli, il giornalista Beppe Severgnini e il poeta Guido Zavanone (2013); il critico d’arte Vittorio Sgarbi, la scrittrice Margaret Mazzantini, l’autore Alessandro Baricco, il filologo Luciano Canfora, il romanziere Alessandro Iovinelli (2012); lo scrittore e semiologo Umberto Eco, e tantissimi altri, sia italiani che stranieri.
La Giuria del Premio Cesare Pavese è presieduta da Giovanna Romanelli (già docente alla Sorbona) ed è
composta da Adriano Icardi (professore; è stato Senatore, Assessore alla Cultura della Provincia di
Alessandria e Sindaco di Acqui Terme), Luigi Gatti (Presidente del Cepam), Andrea Rondini (docente
Università di Macerata), Patrizia Valpiani (presidente Amsi-Associazione Medici Scrittori Italiani), Franck
Senninger (membro dell’Union Mondial Médecins Ecrivains), Giuseppe Rosso (professore e medico),
Luciana Bussetti Calzato (professoressa e scrittrice di racconti).
Le opere partecipanti (edite e inedite) dovranno pervenire in sei copie entro il 20 giugno 2016 alla sede del
Cepam (Via Cesare Pavese 20 – 12058 Santo Stefano Belbo – Cn).
Il Premio Cesare Pavese è aperto anche a opere delle arti visive, che esprimono al meglio il tema “Luoghi, personaggi e miti pavesiani”:
– Premio di Pittura (27a edizione), rivolto a lavori realizzati con qualsiasi tecnica che dovranno
pervenire entro il 10 luglio e che saranno esposti alla sede del Cepam dal 7 agosto al 25 settembre
2016, giorno della premiazione;
– Premio di Scultura (20a edizione), rivolto a opere realizzate con qualsiasi tecnica, materiale e
dimensione che dovranno essere inviate entro l’11 settembre e che rimarranno esposte presso la
casa dello scrittore dal 25 settembre al 30 ottobre 2016, giorno della premiazione.
Per ulteriori informazioni :
Cepam – Centro Pavesiano Museo Casa Natale, Via Cesare Pavese, 20 – Santo Stefano Belbo (Cn) –
0141.844942- 333.9379857 – www.centropavesiano-cepam.it – info@centropavesiano-cepam.it

Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: centropavesiano-cepam.it, santostefanobelbo.it, careeroptionsmagazine.com, langhe.net]

Il 2016 “Come vi piace” di Leo Muscato

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12_DSC_8343La difficoltà di proporre una commedia comunemente poco conosciuta di Shakespeare, rivisitandola e riadattandola a un contesto contemporaneo, fa un baffo alla compagnia comandata dalla mente geniale di Leo Muscato. Uno strepitoso Come vi piace abbiamo potuto godere al Carignano di Torino con la Compagnia del Teatro Stabile.
Un’ambientazione atemporale ci avvolge nel contrasto tra il linguaggio del passato, nobile, risonanza di un’epoca nostalgica che oramai ha ceduto il posto alla sua sorella modernità, madre dei costumi e degli atteggiamenti di molti personaggi della commedia.
Uno spettacolo al limite dell’assurdo, se05_DSC_7843nza sprofondare però in un’insensata esagerazione grottesca, che in molti altri casi denigra il messaggio dell’opera stessa.
In questo contesto dodici attori – Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone e Beatrice Vecchione – riescono a gestire il peso che i loro personaggi si portano dietro, la loro ambiguità, andando oltre l’interpretazione stessa del ruolo loro assegnato, entrando in simbiosi rispetto al ruolo che i loro personaggi occupano nel mondo “fittizio” della commedia.
Impressionante l’abilità camaleontica degli interpreti nell’adattarsi a più di un personaggio, tanto da ingannar11_DSC_8300e lo spettatore che penserà di aver visto due attori differenti.
In complesso, un coro eccezionale, dove nessun attore spicca più di un altro nonostante le loro mature abilità; un tutt’uno di forme, colori, movimenti, espressioni effige di una sola e grande entità, che ingloba e coinvolge qualsiasi tipo di spettatore dal più giovane e scatenato al più vecchio e saggio.07_DSC_8229
Altro elemento chiave della commedia è la comicità della stessa, che non risulta mai essere pura, accompagnata costantemente da elementi contrastanti, talvolta insignificanti ma che distorcono il senso umoristico delle scene (distaccandolo dal più comune senso del “comico” che oramai ci vene rigurgitato quotidianamente dagli occhi della tecnologia) e donano allo spettatore il senso di essere conteso tra sentimenti antitetici.
Esperienza multisensoriale che va dall’udito, pervaso dalle note della chitarra di Shakespeare, seduto a lato del palco, come un cantastorie, unica voce musicale sulle 09_DSC_8276note di Dario Buccino; alla scenografia di Federica Parolini, elemento fondamentale e chiave della pièce, un semplice ma geniale utilizzo di teli colorati poi dalle luci e teli bianchi colorati che con l’apposita illuminazione catapultano il teatro nella foresta rivelatrice. Senza dimenticare i costumi di Vera Pierantoni Giua, calzanti alla perfezione l’ironia e l’ambiguità dei ruoli.
Vi sarebbero ancora un sacco di elementi da evidenziare: dalle citazioni di altre opere di Shakespeare e Jovanotti alle geniali scelte registiche di elementi fumettistici, ma perché limitarsi a raccontare ove gli occhi posso vedere oltre?
Un mondo marcio, un luogo distopico, un ritorno alla natura, il richiamo della corruzione
Non fatevi scappare questo capolavoro in scena fino al 5 giugno… Orwell e Huxley ci sarebbero andati a braccetto saltellando e fischiettando.
Samuele Maritan

“Donne e Salute”, il primo premio giornalistico indetto da Onda e Unamsi

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download“Donne e salute – prevenzione, cura e assistenza” è il tema scelto per la prima edizione del premio giornalistico indetto da Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (ONDA) e l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione (UNAMSI) con il contributo incondizionato di Doc Generici, aperto alla partecipazione dei giornalisti iscritti all’Ordine di agenzie di stampa, quotidiani, periodici, testate online, emittenti televisive e radiofoniche.

L’obiettivo è quello di promuovere la più sensibile, corretta e completa informazione sulla salute della donna, che mette in luce gli aspetti che da sempre rappresentano le missioni fondamentali perseguite da Onda: informare e sollecitare l’attenzione delle Istituzioni, dei1546109_10202917242904392_4310454627512730903_n professionisti della salute, delle associazioni dei pazienti e della collettività, con particolare attenzione alla popolazione femminile; promuovere corretti stili di vita e attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle patologie femminili e incoraggiare le donne a svolgere un ruolo attivo nei confronti della propria salute.
Sono tre i premi previsti, di 2.000 euro ciascuno, per gli articoli che verranno giudicati migliori, uno per ognuna delle seguenti categorie: quotidiani e agenzie, periodici,  televisioni, radio, web. La giuria sarà presieduta da Francesco Brancati (Presidente UNAMSI) e costituita da: Monica Assanta (Membro Consiglio Direttivo UNAMSI), Claudio Cricelli (Presidente Società Italiana di Medicina Generale – SIMG), Maurizio Fossati (Membro Consiglio Direttivo UNAMSI), Claudio Mencacci (Presidente Società Italiana di Psichiatria – SIP), Francesca Merzagora (Presidente ONDA) e Danilo Ruggeri (Membro Consiglio Direttivo UNAMSI).

Saranno ammessi al concorso articoli e servizi pubblicati dal 1 novembre 2015 e inviati all’indirizzo e-mail g.didonato@ondaosservatorio.it entro e non oltre l’11 settembre 2016. Qui il bando e la scheda di iscrizione.
L’iscrizione è gratuita.

Redazione ArtInMovimento Magazine

[Fonti delle immagini: weswilson4.com, ondaosservatorio.it]

“La qualità del cibo è un diritto di tutti”, Carlo Petrini torna a parlare di Terra Madre Salone del Gusto 2016

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01-chiocciola-slowTerra Madre Salone del Gusto 2016 sarà un’edizione particolare come vi abbiamo già anticipato in occasione della presentazione ufficiale tenutasi al Valentino. Ricorrono infatti i vent’anni dall’inizio di questo progetto. Vent’anni di sfide nell’edizione più ambiziosa di sempre.
Carlo Petrini è stato a Milano a presentare l’evento del prossimo mese di settembre: “Terra Madre Salone del Gusto sarà una grande occasione per far passare un concetto di cui SlowFood-CarloPetrini-300x193dobbiamo essere ben coscienti: la qualità del cibo è un diritto di tutti”  ha ribadito ancora una volta il presidente di Slow Food, soffermandosi sul messaggio politico di una kermesse.

Voler bene alla terra, il tema della prossima edizione dell’evento, richiama l’esigenza di assumere ognuno in prima persona, nella quotidianità, il compito di prendersi cura della nostra casa comune” ha spiegato Petrini, per il quale “ciascuno di noi può farlo scegliendo il proprio cibo, assumendo consapevolezza di quanto l’alimentazione incida sulla qualità della vita, sull’ambiente, sulla società. Abbiamo tutti diritto a un cibo buono, pulito e giusto, ma abbiamo anche il dovere di adoperarci per esercitare questo diritto“.
La riaffermazione di questo diritto, per il presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale, non può che passare attraverso il principale appuntamento dell’associazione: “Terra Madre Salone del Gusto storicamente costituisce il momento in cui Slow Food presenta il proprio lavoro di tutti i giorni. Portiamo alla ribalta, a contatto col grande pubblico, tutti i progetti su cui siamo impegnati: le attività sul fronte dell’educazione, le iniziative per la salvaguardia della biodiversità, le collaborazioni con soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali. E vogliamo farlo con un linguaggio semplice e coinvolgente. Perché lo scopo principale è sensibilizzare il maggior numero di persone sulle tematiche Terra_Madre_2016legate al cibo, alla produzione e alla distribuzione, sui coinvolgimenti sociali, economici e sulla salute di cui esso è portatore“.

Dal desiderio di ampliare il più possibile il pubblico destinatario di queste riflessioni è nata l’idea di cambiare il format della manifestazione, trasformandolo in un evento diffuso in più parti della città, scegliendo luoghi nevralgici e significativi. A testimonianza di ciò anche il piccolo cambiamento di nome della manifestazione, con Terra Madre che passa in primo piano, come a volerci indicare la rotta. “Uscire allo scoperto”, entrare nel tessuto sociale, aprirsi a nuove platee, nuovi linguaggi, nuove sensibilità mai toccate in precedenza, sperimentare collaborazioni, instaurare  un dialogo con il mondo dell’arte, della letteratura, del cinema, nell’ambito di un programma più creativo e partecipato che mai.
Spiega ancora Petrini: “L’obiettivo è proporre la cultura del cibo a 360 gradi, non solo nella visione della gastronomia classica. Per questo andremo a interagire, a partire da questa edizione e negli anni a venire, con quante più realtà possibili, incluse le periferie e quanti operano nel sociale: soggetti e luoghi sempre più oggetto di attenzione all’interno del perimetro di riflessione e azione di Slow Food“.

Torino-molez-480x311In un incontro tenutosi la scorsa settimana fa presso l’Aula Magna dell’Università di Torino, Petrini ha ancora sottolineato la portata del legame con il Capoluogo piemontese, che rappresenterà simbolicamente tutte le realtà urbane del mondo. Queste le sue parole: “Sappiamo che stiamo realizzando qualcosa che rimarrà nell’immaginario della nostra Torino per molto tempo. Se sapremo portare la cultura alimentare dentro il tessuto cittadino sarà un esito culturalmente e politicamente importante per tutti dal centro alle periferie. Il diritto al cibo deve essere trasversale, non venire riconosciuto solo a chi ha più soldi“.
Terra Madre Salone del Gusto 2016 è dedicato soprattutto a chi incontra per la prima volta la filosofia di Slow Food, che gli organizzatori immaginano accompagnati da coloro che invece conoscono già la manifestazione e l’associazione, in un percorso di conoscenza e scoperta che possa essere il più possibile ampio e variegato.

Dal 1996 ad oggi è passata molta acqua sotto i ponti. Allora il cibo non aveva spazio nella comunicazione, ora le cose sono totalmente cambiate: il primo Festival del Giornalismo Alimentare, tenutosi non a caso a Torino, del quale vi abbiamo parlato anche noi, ne è la testimonianza. Slow Food, anche attraverso la sua vetrina torinese biennale, ha certamente contribuito in tal senso, propiziando la nascita di una rete attiva ormai in tutto il mondo: “La realtà degli orti scolastici di Slow Food“, ricorda Petrini, “conta ormai su migliaia di esperienze. In Africa gli orti sono più di 3mila, ma impegnano già 50mila persone. Ci sono orti scolastici che sfamano più di mille bambini ogni giorno. Sono una goccia d’acqua nel problema africano, però esistono. Questo è ciò che la rete di Terra Madre vuole favorire“.
Tuttavia, a livello globale, le sfide sono ancora tutt’altro che vinte. Sono mutate le condizioni e nella scelta di grande cambiamento che caratterizza l’edizione 2016 di Terra Madre Salone del Gusto vi è anche il desiderio di adeguarsi a un contesto mutato e ancor più mutevole, per trovare nuovo slancio e nuove forze da mettere in campo nel perseguimento degli obiettivi che ci si pone.
Slow Food crede ancora che la battaglia più importante per il nostro futuro si giochi sul cibo, sull’ambiente, sulla biodiversità, ovvero sulla relazione dell’uomo con la terra. I legami sociali, la libertà di scelte consapevoli, la difesa dei beni comuni, sono ciò che tutti e in ogni parte del mondo possiamo mettere in campo. Anche per questo il popolo di Terra Madre è chiamato a Torino e invitato a uscire allo scoperto, a partecipare con la cittadinanza tutta la propria idea di mondo e il proprio impegno per realizzarla.
Il programma completo è disponibile sul sito www.salonedelgusto.com

Carlo Petrini ha inoltre ricevuto la nomina ad “Ambasciatore Speciale della FAO”. Il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha lodato il contributo di Petrini nell’ accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica europea sull’importanza di migliorare l’agricoltura e di assicurare catene di approvvigionamento sostenibili. Un giusto riconoscimento all’operato di Petrini in prima persona e a alla grande organizzazione di Slow Food e Terra Madre.

Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: slowfood.it]

The Revolutionary Send. Dieci passi per la tua voce autentica con Mary Setrakian dal 9 giugno

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LAB giugno 2016 ENG (1)Quello che vi presentiamo oggi è “The Revolutionary Send. Dieci passi per la tua voce autentica” con Mary Setrakian. Un laboratorio di canto che si terrà a Roma il 9, 10, 11, 12 giugno prossimi.

Il primo giorno Mary Setrakian illustrerà e farà applicare direttamente agli studenti tutti dieci principi tecnici, cinque vocali e cinque di recitazione contenuti nel libro di prossima pubblicazione “The Revolutionary Send”.
Nei giorni 10-11-12 giugno si approfondirà l’aspetto tecnico individualmente, si studieranno una o due canzoni e ci si esibirà in un saggio finale il 12 giugno. La durata del laboratorio intensivo completo è di 23 ore complessive.
La prima lezione può anche essere frequentata individualmente per una durata complessiva di 5 ore e un costo di 50 euro. Per chi frequenta il laboratorio completo il primo giorno è offerto gratuitamente.
Il laboratorio è aperto ad attori, cantanti, danzatori, speaker, doppiatori di tutti i livelli e a tutti coloro che vogliono imparare a conoscere ed usare la propria voce in modo corretto e naturale e lavorare sulla propria emotività in funzione espressiva.

LABORATORIO DI CANTO CON SAGGIO
Primo livello di apprendimento della tecnica vocale aperto a tutti, professionisti e non.ottavalogo.fw
Si studieranno con accompagnamento pianistico uno o due brani a scelta dello studente che ne fornirà gli spartiti per voce e piano il primo giorno di laboratorio (è consigliato avere più di uno spartito tra cui scegliere). Un saggio di tipo semi-privato si terrà l’ultimo giorno di laboratorio in sede.

9, 10, 11, 12 giugno 2016
Orari: 9/6: 17.00-22.00, 10/6: 17.00-22.00, 11/6: 14.00-20.00, 12/6: 14.00-20.00.
Costo: 380 euro (costo regolare di tre giorni, il primo giorno è offerto).
Numero di posti limitato.
Presso: Centro Ottava, Via P. Farinacci, 40, Roma (Metro Baldo degli Ubaldi)
Info e contatti: telefono 3890588392, email domenico.stante@gmail.com

THE REVOLUTIONARY SEND
9 giugno 2016
Orari: 17.00 – 22.00
Costo: 50 euro
Numero di posti limitato.
Presso: Centro Ottava, Via P. Farinacci, 40, Roma (Metro Baldo degli Ubaldi)
Info e contatti: telefono 3890588392, email domenico.stante@gmail.com

Yes-Rev-giugno9Mary Setrakian ha preparato Nicole Kidman nella performance canora del suo primo musical, “Moulin Rouge” per cui ha vinto il Golden Globe Award e una nomination all’Oscar.
Mary è trainer di canto a Broadway per i membri del cast di Aida, di alcuni film di animazione della Disney; in “Billy Elliott”, in “Bombay Dreams” di Andrew Lloyd Webber e nel suo ultimo musical “Love Never Dies” (con Sierra Boggess) nel West End, oltre che per film musicali tra cui “Romance & Cigarettes” di John Turturro.

Tra gli studenti di Mary, oltre alla Kidman, vi sono cantanti e attori famosissimi, anche italiani, tra cui Kate Winslet, Juliette Binoche, James Gandolfini, Serena Autieri, Filippo Timi,  Violante Placido, solo per citarne alcuni, e molti dei ragazzi di X Factor, Sanremo, The Voice Italia.

Qui potete trovare tutte le informazioni che desiderate:
www.marysetrakian.com
www.facebook.com/marysetrakian

https://www.youtube.com/user/MarySetrakian

Dicono di lei…
Ho avuto la grande gioia e fortuna di conoscere Mary Setrakian perché oltre ad essere una grande donna umanamente, è una grandissima insegnante e ha il grande dono della sensibilità, dell’introspezione e la magia di saper entrare nell’animo degli artisti.
Serena Autieri

Sono stata molto fortunata per avere avuto molte persone influenti nella mia vita. Una in particolare è la mia straordinaria insegnante di canto, Mary Setrakian. Non ha solo creduto in me ma è una donna incredibile. Mi ha ispirato nel non avere mai paura e nell’usare le dolorose e brutte o anche le belle profondità della mia vita e incanalarle nella mia arte.
Sierra Bogges – Protagonista di “Love Never Dies” di Andrew Lloyd Webber

Sembra, però, che la cosa più spettacolare sia vederla all’opera quando insegna. Se questa masterclass è ciò che stavate cercando, è un’occasione da non perdere.

Redazione ArtInMovimento Magazine


Bregovic, Bosso, Einaudi: un tris di stelle per Villa Pisani

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Goran Bregovic, Ezio Bosso, Ludovico Einuadi. Saranno questi i protagonisti della nuova stagione musicale 829405b7-3a06-412f-ad5d-04e1507c4a61organizzata da Veneto Jazz nel Parco di Villa Pisani a Stra (Ve), uno dei più celebri esempi di villa veneta nella Riviera del Brenta, luogo incantevole e straordinario che riapre le porte alla musica live dopo 10 anni di silenzio. Lo fa puntando al meglio, con tre nomi stellari che ben si adattano ad accompagnare la bellezza unica del luogo.
Organizzati in stretta collaborazione con il Museo Nazionale Villa Pisani, gli eventi, che vedono protagonisti alcune delle icone musicali più significative della scena contemporanea, si inseriscono nel ricco calendario di Venezia Jazz Festival che, con la direzione artistica di Giuseppe Mormile, allarga i suoi orizzonti con una programmazione diffusa nei comuni della città metropolitana di Venezia.

1aa9769f-2f63-400d-87c1-b2cfd76a47bdIn Italia con il suo tour “If you don’t go crazy, you are not normal”, Goran Bregovic sarà a Villa Pisani il 3 luglio. Il repertorio spazierà dai suoi grandi successi agli ultimi album (“Alkohol” e “Champagne for Gypsies”), con qualche anticipazione di brani del nuovo album in uscita il prossimo anno, accompagnato dalla sua storica formazione, la Wedding & Funeral Band, di fiati, percussioni e voci bulgare. Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita ad una musica dai ritmi travolgenti e dalle sonorità fragorose, per due ore di pura energia.

bd1258fb-be70-421f-934e-7f730aa89f36Ezio Bosso, il compositore e direttore d’orchestra che ha emozionato l’Italia al Festival di Sanremo con la sua composizione “Following A Bird”, ritorna il 6 luglio ospite di Veneto Jazz per presentare live in piano solo il suo disco “The 12th Room” (Incipit/EGEA Music), dopo molti sold out in numerose città italiane e dopo che il disco ha raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia. “The 12th Room” è un concept album composto da due CD: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza.

Se non fosse musica sarebbe una mappa dei pensieri, a volte chiari, a volte sovrapposti, punti, linee, figure, frammenti di un discorso interno che non si ferma mai”. Sono le parole di Ludovico Einaudi a proposito di “elements”, l’ultimo album uscito ad 560ee0a0-f7ed-4040-9669-3355b78832feottobre 2015 per l’ etichetta Decca Records – Universal Music Group, che dà il titolo al tour europeo, in contesti scelti attentamente tra quelli più legati ai temi del disco e alla personale geografia degli affetti del compositore. In programma l’8 luglio, Ludovico Einaudi, ad oggi uno dei pianisti e compositori italiani più apprezzati del panorama internazionale, porta in scena una suite in cui ogni brano ha una precisa relazione con gli altri. Il suono è ricco e stratificato, gli elementi sonori si sommano e s’intrecciano con una freschezza d’insieme che unisce con naturalezza suoni acustici, elettrici ed elettronici.

Il cartellone dell’estate a Villa Pisani è organizzato da Veneto Jazz in collaborazione con il Polo Museale del Veneto e con il Museo Nazionale di Villa Pisani, nell’ambito di Venezia Jazz Festival (nona edizione), con il patrocinio di Città di Venezia, Regione del Veneto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Partner artistici: Eventi Verona, Icona, AMC Comunicazione, Ponderosa Musica & Art.

ArtInMovimento Magazine

Al PalaCosta questa sera Federico Buffa racconta le Olimpiadi del ’36

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Federico Buffa2 Questa sera alle 21, sul parquet del glorioso PalaCosta, l’affabulatore Federico Buffa porterà in scena “Le Olimpiadi del 1936”, uno spettacolo scritto a otto mani con Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica. Lo spettacolo fa parte del cartellone del Ravenna Festival 2016, che si intreccia ancora una volta alla storia del XX secolo e ai temi dell’uguaglianza con la narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici. Nel ’36, infatti, Hitler intendeva trasformare i Giochi nell’apoteosi della razza ariana, e invece furono gli atleti afroamericani Cornelius Jonshon, Dave Albritton, Jesse Owens a conquistare ripetutamente il podio, il tutto documentato in diretta dalle immagini di Leni Riefensthal che regalarono alla storia la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens.

Federico Buffa3Nello spettacolo Buffa interpreterà la parte di Wolfgang Furstner, comandante del villaggio olimpico. Con lui ci saranno i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani. Ma il cantastorie Buffa non narra solo di Owens, molti sono i personaggi e le storie che si intrecciano alle musiche e alle immagini dello straordinario film documentario – moderno ancora oggi – commissionato dallo stesso Hitler alla regista tedesca Leni Riefensthal: Joseph Goebbels, Albert Speer, Cornelius Johnson e Dave Albritton, poi Sohn Keechiung, il vincitore coreano della maratona che fu premiato però come atleta del Sol Levante, perché nel frattempo la Corea era stata occupata dal Giappone.

La scelta delle Olimpiadi del ’36 come oggetto di narrazione teatrale non è casuale, ricorda lo stesso Buffa, “perché fu la prima Olimpiade moderna della storia. La prima a legarsi alla tradizione dei Giochi di Atene: è a Berlino che ricompaiono i tedofori. È uno spartiacque del 20° secolo, c’è un mondo prima e un mondo dopo“. Owens fu l’atleta simbolo, dice ancora Buffa: “Credo sia stato uno dei dieci più importanti della storia. In questo spettacolo ricordo un episodio avvenuto sul transatlantico che lo portava in Germania. Le sue performance all’Olimpiade sono incredibili: vinse in un contesto difficilissimo. Anche oggi vederlo correre nelle immagini d’epoca è impressionante: ha uno stile perfetto“.

Jesse Owen (1)È ormai unanimemente riconosciuto il valore civile e formativo dello sport, così come la sua dimensione pedagogica che tende al tempo stesso a incoraggiare la prestazione, la lealtà e la solidarietà, recuperando i principi decoubertiani che hanno dato origine alle moderne Olimpiadi. Ma lo sport è da sempre linguaggio universale e specchio di civiltà, nel bene e nel male. Così in occasione delle Olimpiadi di Berlino del 1936, Adolf Hitler pensò di trasformare il più grande evento sportivo in una vetrina per mostrare al mondo una nazione in forte crescita e una razza invincibile. Ma l’atletica, in quegli anni le Olimpiadi si limitavano a queste discipline, è forse lo sport più democratico, dove le differenze si dissolvono, dove si lotta principalmente per superare i propri limiti senza cercare una vittoria a qualsiasi prezzo, nel rispetto dell’avversario e delle norme e delle regole non scritte e universali. Oggi chiamiamo tutto questo fair-play, ma allora era puro spirito olimpico, Olympismus. Tra le numerose storie nella storia, un certo Jesse Owens, praticamente sconosciuto fino a pochi mesi prima, superò non solo le proprie possibilità ma anche i limiti umani, facendo registrare ben quattro record: nei 100 metri stabilì il record mondiale (10,3”), nei 200 metri il record olimpico (20,7”), nel salto in lungo il record olimpico (806 cm) e nella staffetta 4 x 100 di nuovo il record mondiale (39,8”). Da sconosciuto ad icona dello sport e della lotta al razzismo.

Nell’anno che celebra Ravenna Città Europea dello Sport questo spettacolo, che coniuga sport e cultura, è reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Ravenna e Sporty, a sua volta affiancato dal bagno Quevida.
Appuntamento stasera al PalaCosta, alle ore 21,00.

Redazione ArtInMovimento Magazine

Scoprire il tamburo sciamanico con Luigi Jannarone

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tamburo_biella_3Una giornata deliziosa, di grande raccoglimento e di unità. Presso lo Spazio Runa di Biella abbiamo assistito alla creazione di una famiglia che si è raccontata davanti a un camino, proprio come succedeva meno di ottanta anni or sono. Luigi Jannarone, con grande professionalità e precisione, ci ha accompagnati nella vibrazione del cuore attraverso lo strumento che forse più ama: il tamburo. Ci ha illustrato la sua storia millenaria e le ipotesi di come l’uomo sia potuto arrivare a realizzarlo. Si tratta probabilmente del più antico strumento musicale che, a ben guardarlo, è la diretta estensione dell’atto percussivo proprio dell’uomo. Ci ha presentato gli utilizzi più ricorrenti fra le varie culture, in tamburo_biella_2particolare il suo funzionare come richiamo militare, come evidenziatore di un pericolo incombente, come elemento della ritualistica sacra, come strumento di guarigione e come mezzo di comunicazione. Ha sottolineato, citando alcuni studi scientifici, quanto le vibrazioni di suoni ritmici abbiamo un profondo effetto sull’attività cerebrale. Ciò che adesso è scoperto in passato si era intuito, infatti, nelle tradizioni sciamaniche, le percussioni del tamburo erano e sono utilizzate per aiutare lo spostamento dello sciamano in altri regni di “realtà non ordinaria” e sono alla base del cosiddetto viaggio sciamanico, con cui è possibile contattare stati profondissimi di coscienza. Dall’introduzione si è passati allo studio del ritmo, all’applicazione dei ritmi più importanti al tamburo e a come la voce può arricchire la musicalità straordinaria di tale strumento a percussioni. Siamo stati tutti catapultati in una realtà diversamente ordinaria, rapiti dal suono scandito dal tamburo e dalla sua ripetitività mantrica. E in poco ci siamo trovati in cerchio a suonare insieme, a purificarci e a estraniarci dalla quotidianità ritornando alle origini e immergerci nella gioia vera del gioco. E prima un solo gruppo, poi due che si ribatteva e poi tre che creavano una coinvolgente melodia. Si percepiva l’armonia della terra, il cuore di Madre Terra, e danzavano con noi tutti gli elementi che sono fuori e dentro di noi. L’aria ci dà il volo, l’acqua ci trasforma, il fuoco dà l’impulso, la terra è guarigione. E poi nel pomeriggio si è passati all’utilizzo del tamburo comLUIGI-300x200e strumento di guarigione. Quante emozioni. Quante sensazioni. E diventavi un tutt’uno con quello strumento che ripuliva del superfluo, soprattutto dei pensieri sterili e delle emozioni malsane, alleggeriva, sanava. E intuivi il concetto di trance, contattando appunto quello stato in modo naturale e piacevole, sostenuto con attenzione da Jannarone e con dolcezza da tutto il gruppo.
In sintesi, una giornata deliziosa che ha esaltato la gioia di vivere e la bellezza del creato, e che ha permesso di farci contattare lo spirito che pervade e anima tutto ciò che esiste. E abbiamo toccato con mano l’autentica spiritualità
Annunziato Gentiluomo

International Street Food Parade torna al Parco Dora di Torino, da domani a domenica

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12832293_1761182634127960_1459986847250860068_nVe ne avevamo parlato parlato lo scorso anno, ricordate? La più grande manifestazione italiana di street food fa il suo ritorno a Torino, per la terza edizione, da domani fino al 5 giugno, tutto rigorosamente a ingresso gratuito, negli spazi del Parco Dora.
130 truck food, vino italiano e birra artigianale, musica e spettacolo con Cristian Marchi, Cristina D’Avena, Gem Boy, Onemic, la comicità di Pino e gli anticorpi.
Per l’evento dell International Street Food Parade gli organizzatori si attendono 150 mila persone.
Cinque giorni di festa ed enogastronomia completamente gratuiti, è rassegna più grande in Italia di cucina a cielo DSCN3453aperto, che nel 2015 aveva contato oltre 150 mila presenze e nel 2016 ha già fatto tappa a Roma, Milano, Napoli, Bologna e altre città italiane, con oltre un milione e mezzo di visitatori.
Non mancherà il divertimento con la programmazione serale. Si inizia mercoledì 1 giugno, con “Sugò Made in Italy”, dj set di musica italiana, mentre giovedì 2 giugno l’atmosfera si scalda con il concerto di Onemic, i rappers torinesi che tornano insieme per l’occasione dopo 5 anni. Venerdì 3 giugno le risate sono assicurate da Pino e gli anticorpi, l’irresistibile coppia comica di Colorado Cafè, e sabato 4 giugno torna la musica da discoteca con il dj Christian Marchi abbinata ad una performance all’insegna dei colori. Domenica 5 giugno, infine, ancora musica e divertimento con i Gem Boy e Cristina D’Avena: la serata conclusiva farà ballare e cantare tutti sulle sigle dei più famosi cartoni animati  degli anni Ottanta e Novanta.

DSCN3451Torniamo a Torino” sottolinea l’organizzatore Maurizio Cimmino, di To Businessforti di un’esperienza senza pari in Italia. Qui, a Parco Dora, riusciamo a esprimere tutta la capacità aggregante della cucina a cielo aperto unita ad un cartellone di spettacoli particolarmente inclusivo: tutti possono trovare una serata adatta, dalle famiglie ai ragazzi, alle coppie ai gruppi di amici. Abbiamo voluto tornare per la terza volta in un’area non centrale della città, perché qui troviamo una vivacità e un fermento particolarmente interessanti: siamo pronti ad accogliere e a far divertire tutta la città per cinque giorni di festa”.

A Torino, presso le cucine a cielo aperto allestite a Parco Dora, si potranno gustare specialità tipicamente regionali 13010771_1775272766052280_3973746222372989464_ncome la miassa, il lampredotto toscano, pani ca meusa, la bombetta pugliese, le tigelle, ma anche panzerotti, gnocco fritto, arrosticini, arancini…Accanto ai cibi italiani ed esteri ci sarà spazio per proposte fusion inedite, tra cui il sushi di strada, kebab al cioccolato, zucchine zen, e tante altre sorprese.
I truck food, le cucine a cielo aperto e gli stand di vino e birra saranno aperti mercoledì 1 giugno dalle 18 a mezzanotte;  da giovedì a domenica dalle 12 a mezzanotte. L’ingresso, lo ricordiamo,  è completamente gratuito.

Quest’anno a International Street Food Parade partecipa anche Fondazione Forma, Fondazione Ospedale infantile Regina Margherita ONLUS, nata 10 anni fa, dalla volontà di un gruppo di famiglie di aiutare l’ospedale, per renderlo sempre più a misura di bambino.
Tutte le informazioni su Facebook alla pagina International Street Food Parade

INTERNATIONAL STREET FOOD PARADE TORINO
Date e orari
– mercoledì 1 giugno aperti dalle 18:00 alle 00:00
– giovedì 2 giugno aperti dalle 12:00 alle 00:00
– venerdì 3 giugno aperti dalle 12:00 alle 01:00
– sabato 4 giugno aperti dalle 12:00 alle 01:00
– domenica 5 giugno aperti dalle 12:00 alle 00:00

Redazione ArtInMovimento Magazine

Il secondo lunghissimo weekend di Novara Jazz: aperitivi musicali, concerti e dj set

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Sta per cominciare il secondo weekend della rassegna Novara Jazz.
NJ2016_potsa lotsa plusGiovedì 2 giugno alle 21:30 nel Cortile del Broletto con Potsa Lotsa Plus: Silke Eberhard, sax alto e clarinetto basso; Jürgen Kupke, clarinetto; Patrick Braun, sax tenore e clarinetto; Nikolaus Neuser, tromba; Gerhard Gschlößl, trombone; Marc Unternährer, tuba; Antonis Anissegos, live electronics. “Quando si sente la musica, dopo che è finita, è andato in aria; non si può mai catturare di nuovo“: questa citazione da Eric Dolphy risale al 1964 e appartiene al repertorio classico di commenti musicali sul jazz. In quel periodo Dolphy stava lavorando su un pezzo dal titolo “Love Suite”, lavoro che a quanto pare è stato perso perso ed è rimasto oggetto di speculazioni per decenni. Ora, cinquant’anni dopo la tragica caduta di Dolphy nel corso di un concerto di apertura in un club di Berlino, Silke Eberhard ha registrato Love Suite…

Venerdì 3 giugno alle 19:00 nei giardini della Canonica di Novara va in scena uno spin off dei Potsa Lotsa, il Silke Eberhard Trio. Con Jan Roder al basso e Kay Lübke alla batteria, Eberhardcropped-121125_dsc6986 in questa configurazione presenta le proprie composizioni. Già protagonista nel 2014 della Wayne Horvitz Orchestra, Eberhard è una sassofonista formidabile, tra le più grandi interpreti del sax. Insieme a Jan Roder e Kay Lübke ricrea un triangolo magico la cui armonia intuitiva trasborda oltre il pentagramma, fino a toccare il pubblico. Il concerto sarà arricchito da una visita guidata ai Museo della Canonica a cura delle guide turistiche messe a disposizione da Atl Provincia di Novara.

NJ2016_Enten EllerVenerdì 3 giugno alle 21:30 un grandissimo appuntamento nel Cortile del Broletto: uno dei più longevi ensemble italiani, che festeggia proprio quest’anno sulla scena i 30 anni dalla sua formazione, Enten Eller & Alexander Balanescu con Alberto Mandarini (tromba), Maurizio Brunod (chitarra), Giovanni Maier (contrabbasso), Massimo Barbiero (batteria) e special guest Alexander Balanescu (violino). Uno dei più vispi e concreti quartetti che il jazz italiano possa vantare, le cui radici risalgono, appunto, a 30 anni fa, fondato dal batterista e percussionista Massimo Barbiero e dal chitarrista elettrico Maurizio Brunod, entrambi piemontesi. Da allora gli Enten Eller hanno continuato a lavorare per generare un jazz “che lotta contro l’oblio”, come racconta lo stesso Barbiero. Quattro musicisti di estrazioni diverse tra loro, con eccezionale padronanza strumentale e linguaggi personali che dialogano tra loro. Si unisce a questa alchimia  per NovaraJazz 2016  Alexander Balanescu, internazionalmente riconosciuto come uno tra i più originali compositori e violinisti oggi in attività. Già collaboratore di Nyman, componente del quartetto Arditti e autore della colonna sonora di “Il partigiano Johnny” di Guido Chiesa. Il concerto sarà registrato dal vivo per diventare una nuova produzione di NovaraJazz e sarà oggetto di una bellissima mostra a cura di Luca D’Agostino, visitabile nel corso del festival.

A mezzanotte inizia la lunga notte dei Dance NovaraJazz con i dj set, quest’anno in una sede inedita: il Circolo dei Lettori di Novara, che ha i suoi locali all’interno della Caffetteria del Broletto, e che dalla scorsa edizione è partner del festival. A far ballare il pubblico saranno Soulful Torino & Chopin e i suoi Notturni, due nomi che sono garanzia di musica di qualità e divertimento.

Sabato 4 giugno il primo Taste of Jazz della giornata è affidato ancora alla sassofonista tedesca Silke Eberhard, che si esibirà alle 11:00 in un emozionante concerto nella Basilica di San Gaudenzio, in cui darà prova delle sonorità e dei riverberi che l’architettura dell’Antonelli può restituire. Il concerto sarà arricchito da una visita guidata alla Basilica di San Gaudenzio.
Sabato 4 giugno alle 13:00 l’appuntamento è nel cortile Civica Biblioteca Comunale Carlo Negroni con il concerto del vibrafonista Pasquale Mirra e del trombettista Gabriele Mitelli, Due musicisti, accomunati da una fervida immaginazione sonora, che si traduce anche in un uso a volte poco convenzionale dei rispettivi strumenti. Suonano lasciando fluire le idee e stimolandosi a vicenda, anche sullo sfondo di composizioni che hanno fatto la storia del jazz, come per esempio “Orange Was The Color of Her Dress Then Blue Silk” di Charlie Mingus. Il concerto sarà arricchito da una visita guidata alla Biblioteca.
Sabato 4 giugno alle 19:00 Il tramonto si “gusta” nella Chiesa di San Pietro a Cerano con un nuovo Taste of Jazz in compagnia di Michele Marini OrganicTrio. Tra le varie formazioni musicali del poliedrico clarinettista pistoiese Michele Marini, già apprezzato da critica e stampa di settore, si inserisce un nuovo progetto dal nome emblematico. Protagonista indiscusso del trio è infatti l’organo. Non il classico organo, ma il caratteristico Hammond, strumento elettronico, dal timbro vibrante ed energico, non consueto da scoprire in formazioni jazz. Alla guida della sezione ritmica Lorenzo Frati, giovane pianista compositore nato e cresciuto nella città di Pistoia, e poi Emiliano Barrella, batterista napoletano con alle spalle anni di studio e lavoro in prestigiose scuole jazz campane e toscane. Changemood (Visage Music / Materiali Sonori) è il loro primo album, che contiene composizioni originali firmate da Marini e Frati con interpretazioni di pezzi attinti dal mondo del blues, della world music e dallo scenario della musica internazionale.
NJ2016_cristiano calcagnile multikulti_Alessandro AchilliSabato 4 giugno alle 21:30 si torna sul palcoscenico nel Cortile del Broletto con Cristiano Calcagnile Multikulti Octet in un tributo a Don Cherry: Gabriele Mitelli (tromba, flicorno, pocket trumpet), Massimo Falascone (sax alto, sax baritono, oggetti, electronics), Nino Locatelli (clarinetto, clarinetto basso, melodica, campane), Pasquale Mirra (vibrafono), Gabriele Evangelista (contrabbasso), Paolo Botti (viola, violino di Stroh, banjo, salterio ad arco, erhu, percussioni), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, arrangiamenti), Dudu Kouatè (percussioni, xalam, calebasse, djembe, effetti, voce). Con il suo Multikulti, un ampio organico dalla vasta e inusuale strumentazione, Cristiano Calcagnile esplora con passione il magico, profondo e variegato mondo musicale di una delle icone più eccentriche del jazz, Don Cherry, protagonista sia come leader che al fianco di altri grandi (Ornette Coleman e John Coltrane su tutti) della rivoluzione free. Musicista curioso e inquieto, Cherry ha esportato questo messaggio libertario dagli Stati Uniti all’Europa, viaggiando poi in ogni dove e raccogliendo nuovi argomenti per la sua musica: dagli influssi dell’Africa e dell’India al minimalismo nord europeo, sino alle sperimentazioni psichedeliche.
Dalla mezzanotte sono ancora protagonisti i Soulful Torino & Chopin e i suoi notturni al Circolo dei Lettori.

NJ2016_galleria giannoniDomenica 5 giugno si parte alle 13:00 con un Taste of Jazz tra musica, degustazione ed arte. All’interno della Galleria Giannoni, tra i capolavori dell’800, il concerto del contrabbassista e compositore britannico Barry Guy, al quale verrà donata la seconda Chiave d’Oro dell’edizione 2016 (ex equo con Rob Mazurek). La sua gamma di interessi comprende musica antica, composizione contemporanea, il jazz e l’improvvisazione. Guy è un pilastro della musica europea del dopoguerra inglese. Emerso alla fine degli anni ’60 con il trio composto con Howard Riley e Tony Oxley, ha fatto parte del Spontaneous Music Ensemble e ha collaborato con innumerevoli musicisti da Evan Parker a Derek Bailey, Nyman e Paul Rutherford. Nel ’72 ha fondato la London Jazz Composers, uno dei più importanti ensemble d’improvvisazione europei degli ultimi 40 anni.  La diversità creativa di Barry Guy nel campo dell’improvvisazione jazz è il risultato sia di una variegata formazione musicale sia dell’innaturale gusto per la sperimentazione, sostenute da una dedizione per il contrabbasso e dall’ideale della comunicazione musicale. La Galleria Giannoni è davvero la location ideale per l’esibizione di un musicista come Guy, e anche in questo caso si potrà usufruire di una visita guidata.

NJ2016_cascinale dei nobili casalbeltrameDomenica 5 giugno alle 19:00 appuntamento al Cascinale dei Nobili di Casalbeltrame con Rivista Jazz 5et: Mara Tinto (voce), Stefano Deagatone (sassofono), Alessandro Toselli (piano), Carmelo Scafidi (contrabbasso), Riccardo Cavagnoli (batteria). Tutti i componenti provengono da molteplici esperienze musicali e questo porta all’interno del quintetto un colore e un tocco innovativo che si intuisce dall’intreccio perfetto tra le raffinatezze antiche del jazz e i ritmi nuovi della musica leggera. La creatività musicale di questi cinque jazzisti ha trovato nuova linfa nel riprogettare in modo inconsueto e originale brani insospettabili, con la rivisitazione ed arrangiamenti in chiave jazz di pezzi della cultura pop italiana.  Grande freschezza e modernità sono le caratteristiche della loro musica. Un appuntamento realizzato in collaborazione con Museo etnografico L’Civel e la Fondazione Arpitesca.NJ2016_Paolo Fabbri jazz ensemble

Domenica 5 giugno alle 20:00 il Cortile del Broletto si anima con l’energia e la simpatia dei The Paolo Fabbri Jazz Ensemble: un sestetto che esegue esclusivamente brani standard di jazz, composti e resi celebri da famosi artisti americani come Duke Ellington, Thelonious Monk, Charlie Parker, Gerry Mulligan, Wayne Shorter, Bill Evans… La formazione: Davide Stranieri (batteria), Massimo Erbetta (basso e contrabbasso), Alessandro Manni Villa (piano), Tommaso Uncini (sax alto), Gianni Belletti (tromba e flicorno), Paolo Fabbri (sax baritono, sax tenore e flauto).

Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: novarajazz.it, silkeeberhard.com]

L’ultimo appuntamento del Monteverdi Festival 2016 e poi si salpa…

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cover-monteverdiL’ultimo appuntamento prima che il Monteverdi Festival salpi per la Crociera musicale, è con due splendide regine della musica antica Roberta Invernizzi e Sonia Prina, che, domani, giovedì 2 giugno, alle ore 21.00, all’Auditorium G. Arvedi proporranno commoventi duetti d’amore e morte.
L’Ensemble Claudiana diretto da Luca Pianca, accompagna le due cantanti in Amore e Morte nell’Amore con musiche di C. Monteverdi, F. Durante, G.F. Händel, A. Lotti e B. Marcello.
Un concerto che mette in luce alcune delle perle vocali del Barocco italiano interpretate da artisti di eccezione: il cofondatore del Giardino Armonico, Luca Pianca, il soprano Roberta Invernizzi e il contralto Sonia Prina. Un intenso e commovente programma su Amore e Morte, che intreccia straordinarie arie e duetti dei grandi compositori italiani del ‘600 .
Ilo costo dell’ingresso è di € 15,00 e i biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro, aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Per informazioni, telefonare a 0372.022001/02 o invia un e-mail a info@teatroponchielli.it. –
Redazione di ArtInMovimento Magazine

Parma Etica Festiva, da oggi fino domenica

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e4611591-e957-4f31-bcc7-c3a2f003bac1La 3° edizione di Parma Etica Festival inizia oggi, e durerà fino a domenica 5. Il più grande Festival etico d’Europa, 100% vegan, a ingresso rigorosamente libero, comodissimo da raggiungere a cinque minuti dalla stazione. Per quattro giorni, si terranno dibattiti e workshop sulla sostenibilità, contestualizzata in diversi ambiti. Il primo giorno Lab Cucinaavrà come tema principale l’ambiente, la seconda giornata è dedicata alla Salute Umana, il terzo giorno vedrà gli animali protagonisti. In tutte le giornate verrà dato ampio spazio al mondo dei bambini, nella convinzione che essi incarnino, prima ancora che il nostro futuro, il nostro prezioso presente da cui partire. Saranno organizzati laboratori gratuiti di cucina naturale, danza, arte circense e giochi didattici, col fine di imparare divertendosi. Le lezioni sono rivolte a tutta la cittadinanza, in particolare alle famiglie e ai giovani per sensibilizzarli a uno stile di vita etico, rispettoso di tutte le forme viventi e, dunque, sostenibile. Non mancheranno ristorante e stand di prodotti vegan.

Il programma potete trovarlo qui oppure sul sito della manifestazione.
Saranno presenti le discipline bionaturali, come lo yoga, il Reiki e lo Shiatsu, l’arte terapia e la danza terapia, il canto armonico, le campane tibetane… Nella programmazione delle conferenze troveremo la sostenibilità applicata all’architettura e all’urbanistica, all’agricoltura, all’alimentazione, alla medicina, alla ricerca scientifica. Verrà inoltre proiettato il film prodotto da Leonardo Di Caprio Cowspiracy. Tantissimi saranno gli spazi dedicati ai laboratori esperienziali, la maggior parte dei quali per i bambini, e poi alcuni momenti di intrattenimento musicale e i laboratori di cucina.
Per chi si trova in zona e per tutti gli appassionati questi temi è certamente un evento imperdibile.

ArtInMovimento Magazine


I OneMic all’International Street Food Parade

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onemicOggi, 2 giugno, festa della Repubblica, l’International Street Food Parade ospiterà, in un concerto che inizierà alle ore 21.30, il gruppo rap torinese OneMic, che si riunisce per la prima volta dopo cinque anni, durante i quali i tre componenti hanno portato avanti le proprie carriere da solisti.
Subito prima, ci sarà il concerto di Fefè e Rico Mendossa (dalle 19), seguito dal dj set di Lil Flow con Dj Taglierino.
Durante la giornata, inoltre, sarà presente la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, Forma Onlus Torino, che farà divertire i più piccoli con “Truccabimbi” e diversi spettacoli, mettendo a disposizione delle famiglie fasciatoi e scaldabiberon.
A partire da oggi, inoltre, i truck food apriranno, tra pochissimo, alle ore 12.
L’ingresso è gratuito. Il tutto sempre negli spazi del Parco Dora.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

La VB della Scuola Primaria “A. Spinelli” ha cantato l’amore con grazia e passione…

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L'amore in campo4Come si racconta l’amore, questo sentimento così fervido e complesso, dalle mille sfaccettature, intriso di passioni e di contraddizioni fuori da qualsiasi schema razionale, che può donare al contempo pura gioia o gettare l’animo umano nello sconforto assoluto? Impresa non facile certo…….eppure un maestro della VB della Scuola Primaria Altiero Spinelli di Torino, il maestro Annunziato Gentiluomo (Nunzio), mosso da un forte interesse per l’arte, da una sconsiderata dose di coraggio e da unL'amore in campo3 entusiasmo contagioso ha osato osare, ha fatto la sua scommessa. Con i suoi ventidue straordinari studenti e con l’appoggio degli splendidi colleghi Rita Graziano, Giovanna Maria Branca, Henry Wright e Lesley Wastall, ha duramente lavorato per riuscire a mettere in scena uno spettacolo che parlasse dell’Amore, uno spettacolo che potesse regalare sia al L'amore in campo6pubblico sia ai giovani attori la percezione della potenza di questo sentimento che incessantemente anima le nostre vite. Ebbene credo, in qualità di mamma di uno dei bimbi in questione, di poter dire senza reticenze, che questo obiettivo sia stato realizzato in pieno in quanto sia ai piccoli protagonisti sia agli spettatori è stata data la possibilità di compiere un meraviglioso quanto toccante viaggio nel mondo dell’amore partendo da Medea passando per I Promessi Sposi, incontrando gli intramontabili e appassionati Giulietta e Romeo, Lorenzo il Magnifico col sonetto Il trionfo di Bacco e Arianna, EnL'amore in campo8rico IV, Amleto fino ad arrivare a Re Artù. Insomma l’Amore sempre l’Amore. Trovo doveroso affermare che, oltre a essere stato entusiasmante, tutto ciò è risultato altamente formativo sia da un punto di vista squisitamente didattico sia culturale per i ragazzi e per gli spettatori: la cultura e la conoscenza non passano solo attraverso lo studio tradizionale fatto fra i banchi di scuola, maL'amore in campo7 anche attraverso percorsi più informali altrettanto validi e incisivi, proprio come è stato L’amore sul palco che potrebbe avere come sottotitolo L’amore secondo la VB.
Cosa dire poi di questi ventidue magnifici bambini? Nonostante la loro tenera età, Aurora Boltri, Federico Bondonio, Giulia Campisi, Costanza Curcio, Jacopo De Andreis, David Del Mare, Cecilia Della Valle, Giacomo Di Blasi, Ethan Nicolas Francabandiera, Gaia Maria Furlan, Guido Gamba, Giulian Hubler, Ippolito Incisa Della Rocchetta, Giacomo jean Ingram, Marco Maiorino, Alisa Mancini, Matilde Marino, Zoe Martelli, Costanza Janet Polara, Ilies Sanchioni, ElL'amore in campo1ena Severi e Jonathan Tamberi hanno saputo stupirci dando il massimo e mettendo in scena tutta la passione che un bambino di dieci anni può possedere. Hanno vinto gli ostacoli della timidezza e della paura da palcoscenico e si sono misurati con storie molto complesse, che nel corso dei noL'amore sul palco_12stri studi abbiamo vissuto come ostiche e aride, ma che viste sotto un’altra luce hanno un incommensurabile bellezza. Insomma “Caro Maestro” la scommessa è stata vinta, a dimostrazione del fatto che quello che si fa con Amore e dedizione è destinato a dare i suoi buoni frutti. Da genitrice avverto un profondo senso di gratitudine per questo esempio di bella e buona scuola, e dico un grazie di cuore a chi è portatore sano di Buone idee e un altro altrettanto sincero a coloro che si rendono disponibili, contagiati come il giovane Samuele Maritan, affinché queste idee prendano forma……anche questo è Amore………L’Amore sempre l’Amore.
Monica Merante

[Foto di Massimo Della Valle]

Videogiochi e fumetti? Si, al Cuneo Comics! da oggi al 5 giugno

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logo copiaL’associazione culturale ALL 4U propone, da venerdì 3 a domenica 5 Giugno, la prima edizione del Cuneo Comics and games a Cuneo. È una fiera dedicata al fumetto, all’animazione, ai giochi (di ruolo, da tavolo, di carte), ai videogiochi, al mondo cosplay e all’immaginario fantasy e fantascientifico in generale, oltre 2000 mq di mostre, stand e mercatini interamente dedicati al mondo dei fumetti.
Una nuova manifestazione creata per gli appassionati del mondo fumettistico e ludico, patrocinata dalla Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Cuneo. La mostra-mercato avrà una propria identità unica e personalissima, caratterizzata da aree tematiche, personaggi e realtà particolari, eventi innovativi ed attenzione alle ultime tendenze del settore.
Il caratteristico centro storico della città farà da teatro all’evento: Piazza Virginio, chiostro della chiesa di San Francesco, Via Roma e Piazza Galimberti sono state designate per ospitare gli stand costituiti da produttori, editori, rivenditori, giocatori, collezionisti, autori, youtuber, cosplayers, mostre, tornei, eCuneo Comics 22venti, convegni, spettacoli… Diversi spazi, per un totale di oltre 2000m² diviso in AREA COMICS, AREA GAMES, AREA COSPLAY, AREA SHOPPING, AREA PALCO, AREA MOSTRE, AREA FOOD in cui i visitatori potranno ammirare sia i contenuti proposti dalla manifestazione che la bellezza della città.
Saranno tre le aree tematichpiccattoe principali trattate nella Cuneo Comics and Games: Fumetto, Gioco e Videogioco. Ad esse si affiancheranno mondi collaterali considerati negli ultimi anni parte integrante delle manifestazioni del settore, come Cosplay, Animazione, Fantasy/Fantascienza, Cinema e Social Media.
Per poter gestire al meglio tutti gli aspetti della manifestazione, si è creata una sinergia tra diverse associazioni culturali locali, specializzate nei diversi settori.
L’area Fumetto sarà curata dall’Associazione Culturale Chinauti di Peveragno. Creata da appassionati che da sempre condividono la passione per il mondo dei fumetti, le loro iniziative sono dedicate principalmente alla diffusione della cultura fumettistica e del gioco intelligente e socializzante. Da 10 anni organizzano la Peveragno Comics & Games, mostra-mercato di tavole originali, fumetti e giochi.
L’area Gioco sarà coordinata dall’Accademia dei giocatori di Cuneo, Associazione Culturale dedicata alla promozione dei giochi da tavolo e di rlucaairaleuolo, in collaborazione con Dimensione Arcana e Guardiani del Warp. Tutti gli appuntamenti sono reperibili sul sito ufficiale.
L’area Videogioco e tutti gli altri aspetti organizzativi saranno presieduti direttamente dagli stand partecipanti e dai suoi collaboratori, con tornei e giochi liberi. Tutti gli appuntamenti possono essere prenotabili direttamente sulla pagina Facebook.
Lo spazio dedicato al Fumetto sarà allestito nella nuova e ristrutturata via Roma, diventata di recente zona pedonale. Finalmente e per la prima volta, il nuovo salotto cuneese farà da splendida cornice a un evento dedicato alla nona arte, nel quale padiglioni e stand si mescoleranno con i caratteristici portici creando un’atmosfera che incanterà tutti i visitatori. Il percorso è suddiviso in tre sezioni.

cristiano-spadavecchiaLa prima sarà interamente dedicata ad ospitare gli stand delle case editrici, delle scuole di fumetto, delle fumetterie, degli autori affermati, degli autori indipendenti e degli autori locali. In questa sezione i visitatori potranno incontrare disegnatori e sceneggiatori di cui magari hanno sempre e solo letto il nome o ammirato i disegni, così come scoprire le proposte di nuove case editrici o trovare edizioni particolari di qualche albo. Solitamente non si esce a mani vuote da un’esperienza così… il “bottino” potrà essere una dedica autografata su un fumetto che si teneva sulla libreria da oltre vent’anni, piuttosto che uno zaino pieno di nuovi acquisti.
La seconda sezione ospiterà una o più mostre di tavole originali, Sabato 4 e Domenica 5 dalle ore 15.30 alle ore 18.30, all’interno del chiostro della chiesa San Francesco. Si potrà ammirare come i disegni dei fumetti vengano realizzati su fogli di carta di grande formato ed abbiano una propria vitalità fatta di correzioni, cambi radicali ed a volte anche qualche segno del tempo. Siamo sicuri che questa sezione diventerà un fiore all’occhiello per la manifestazione e non potrà fare a meno di attirare sia gli appassionati che gli interessati a scoprire come nasce un fumetto, affermano gli organizzatori.
wUna parte di questa sezione sarà dedicata all’esposizione di tavole originali, molte delle quali create direttamente dagli ospiti dell’evento.
Ampio spazio verrà riservato a qualche “pezzo da 90” tratto dalle più famose storie di Dylan Dog, per poter festeggiare a modo nostro i 30 anni dell’indagatore dell’incubo. Avremo anche alcune tavole di Nathan Never per celebrare adeguatamente il traguardo dei 25 anni e del numero 300.
A fare compagnia ai festeggiati, si potranno trovare altre tavole originali provenienti dagli albi dei più noti personaggi “Made in Italy”.
Qualche nome? Luigi Piccatto, Corrado Roi, Nicola Mari, Angelo Stano, Claudio Castellini, Piero Dall’Agnol, Giancarlo Alessandrini, Bruno Brindisi, Giampiero Casertano, Luca Dell’Uomo, Cristiano Spadavecchia, Michele Cropera, Alessandro Bocci, Giancarlo Olivares, Arturo Lozzi, Danilo Paparelli e molti altri ancora.
Ci saranno anche due opere di Bill Sienkiewicz, il visionario autore statunitense collaboratore di scrittori del calibro di Neil Gaiman, Frank Miller, Alan Moore e Chris Claremont
, sottolineano gli organizzatori.
La terza sezione sarà costituita dall’area conferenze, sempre in Via Roma, dove autori e case editrici potranno presentare le loro produzioni. Un momento di incontro in cui ogni ospite della manifestazione avrà il suo spazio per parlare del proprio lavoro e rispondere alle domande di coloro che interverranno.
Confermati numerosi ospiti: Luigi Piccatto e Walter Riccio che riporranno la storia da Caporetto alla Vittoria realizzato in collaborazione con l’ANA, Claudio Chiaverotti, Cristiano Spadavecchia, Danilo Paparelli, Ivo de Palma, Luca Blengino, Leonardo Garelli, Scuola Novalia arte, Luca Gagliasso, Anna Pesce, Luca Airale, Massimo e Sergio Garino, Davide Osenda, e tanti altri.
Importante la presenza della Scuola Internazionale del Fumetto di Torino, che oltre ad avere una presenza istituzionale, realizzerà dei workshop gratuiti con grandi ospiti: Sergio Giardocuneocomics.4jpg con Character design, Mattia Surroz con disegno comico e graphic Novel e Manfredi Toraldo con sceneggiatura.
In Piazza Virginio, saranno allestiti inoltre numerosi tavoli per prove libere di giochi di tutti i tipi, dai più semplici e conosciuti ai più impegnativi e poco diffusi, il tutto sotto la guida di esperti, Accademia dei Giocatori, I Guardiani del Warp e Dimensione Arcana, che spiegheranno regole e “trucchi del mestiere”.
Tra questi si potranno trovare alcuni gruppi di giocatori GdR (Giochi di Ruolo), nei quali ogni partecipante interpreta il ruolo di uno o più personaggi riunitisi per compiere un’impresa. Basati sulla conversazione e sull’immaginazione, con il solo aiuto di carta, matita e dadi, questo tipo di giochi consente di calarsi in avventure la cui ambientazione narrativa può ispirarsi ad un genere letterario, cinematografico, storico o ad una qualsiasi fonte creharryativa.
È confermata inoltre la partecipazione della “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts” e Giratempoweb, che allestirà un’area dedicata al mondo di Harry Potter, i quali terranno lezioni di trasfigurazione, lezione di pozioni, incantesimi base e tecnica di duello. Ci sarà anche una lezione dedicata alla cura delle creature magiche notturne, in collaborazione con la Lipu di Cuneo e si potrà assaggiare anche la buonissima burrobirra.
Saranno presenti anche due famosi autori: Emanuele Manco e Maria Cristina Calabrese che incontreranno il pubblico sia sabato che domenica all’interno dell’Area Hogwarts.
In Piazza Galimberti il 5 giugno sarà anche possibile giocare al Quiddich, nel campo pratica allestito per l’occasione, per allenamenti e prove di volo.
Cuneo Comics 10Saranno anche presenti Ludosport – light saber combat academy, un vero sport, con regole e standard, in cui uomini e donne possono confrontarsi in combattimento liberamente e in sicurezza. Un sistema codificato di sette forme di combattimento, ciascuna efficace in sé e compatibile con tutte le altre. Un “linguaggio comune” che permette a tutti di gareggiare in duelli e tornei. Tutto questo, con una “spada laser”!
scuolacomics_0A Cuneo Comics and Games parteciperanno diversi distributori e rivenditori, oltre alle maggiori associazioni e community di videogame, dove verranno organizzati tornei, workshop e Game Jam per riunire programmatori, designers e artisti in meeting creativi, nei quali si potranno ideare nuovi giochi in pochi giorni. Saranno inoltre presenti aree dedicate alle produzioni “indie” e al retrogaming, ovvero i videogame datati ma ancorcuneocomics.3jpga molto amati dai nostalgici del settore.
È prevista inoltre un’area Free Play attrezzata con console e PC, dove i visitatori potranno cimentarsi con i titoli più diffusi, anche in modalità LAN party e multiplayer.
Sabato 4 dalle ore 15, in Piazza Virginio, stand AK Hunter Cuneo – Ak Informatica e Pc Hunter, saranno presenti alcuni Youtuber, per raccontare tutti i segreti dei videogames, tra i più importanti SBUCI, ZANZO, T4TINO23, JEYBI e QUAZARGACuneo Comics 23MER e ovviamente ci saranno anche le AK girls…
Durante il giorno, ma soprattutto la sera, si esibiranno alcune live band dedicate ai mondo dei cartoni animati. Confermate la partecipazione dei GEM BOY, il sabato 4, la band specializzata in parodie e cartoni animati, e dei Team Rockets Band, mentre i Katzoni animati, per l’inaugurazione del venerdì 3 giugno.
Protagonisti di CunChiaverottieo Comics saranno anche i Cosplayers, che invaderanno i padiglioni con i loro variopinti costumi ispirati a personaggi di film, fumetti e serie tv. A loro saranno dedicate molte iniziative, come spettacoli, musica, sfilate e contest a premi.
Il Contest è previsto per il giorno domenica 5 alle ore 15 alla presenza di famosissimi giudici: Marco Morando, famoso realizzatore di armature Iblack_03ron Man, gli Outsider, giovani cosplayer, Fabio Taddi, importante realizzatore di maschere in lattice e Giorgia Cosplay, famosissima cosplayer vincitrice di numerosi premi. Presenta Gabriele Gabbo Valenti.
Saranno presenti anche grandi organizzazioni di Cosplayer: Dr Who Italian Fan Club, le Tiger x Tokio, Agents of Shield Italian Section ed il canale Wendyland.
Nell’Area Food sarà anche presente hamburgheria, pasta e bevande, non mancheranno i cibi giapponesi.
Domenica 5 giugno in Piazza Galimberti, grazie alla collaborazione con l’associazione sportiva Promosport e con il CONI, in occasione della Giornata Nazionale dello Sport verranno allestiti numerosi spazi dove i miniatleti potranno giocare a diverse attività sportive vestiti da personaggi dei fumetti in occasione del festival.
Nella stessa giornata, il Cuneo Comics and Games organizzerà il “Guinness dei Primari”, per tentare di battere il record riguardante il maggior numero di mini atleti vestiti da Supereroi.
Gli ingressi sono liberi e gratuiti
Il programma completo e gli orari sono reperibili sul sito www.cuneocomicsandgames.it e sulla pagina facebook. Per informazioni, si può inviare un e-mail a info@cuneocomicsandgames.it, a info@chinauti.com o a accademiadeigiocatori@gmail.com, o chiamare al 339.6505277.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

Presentata la 64esima edizione del Ravello Festival

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logo-3Sul podio direttori d’orchestra come Yuri Temirkanov, il primo artista russo al quale fu consentito di esibirsi in Russia dopo la ripresa delle relazioni culturali con l’Unione Sovietica, alla fine della guerra in Afghanistan. L’americano James Conlon, instancabile divulgatore della musica dei compositori perseguitati dal regime nazista, che gli italiani potranno ascoltare in diretta Rai al concerto per la festa dei 70 anni della Repubblica. Il russo Tugan Sokhiev, tra i più emergenti di nuova generazione, che sta stringendo un rapporto con le più grandi orchestre del mondo e Jeffrey Tate, un ritorno per Ravello. La musica come linguaggio universale di pace, contro la follia delle guerre di ogni tempo, come quella che ha fatto “irruzione” qualche settimane fa nell’anfiteatro di Palmira liberata.
Al Ravello Festival i grandi nomi della compagine concertistica internazionale ma anche orchestre giovanili come quella italiana, diretta da Juraj Valcuha, che apre l’edizione 2016 la sera del primo luglio, e quella dei “Young singers” di Salisburgo che invece chiude il ciclo della programmazione musicale a fine agosto. Una scelta simbolica, di raccordo intergenerazionale, che si radica di significato anche con un progetto autunnale, primo nel suo genere, che prevede decine di nuovi talenti dei conservatori e delle scuole di musica di tutta Europa, ospiti ad ottobre della città della musica.
Musica, un ricco calendario di danza, jazz, una due giorni con Tim Robbins, un omaggio a Paisiello a cura di Paolo Isotta, una straordinaria mostra di Michelangelo Pistoletto, progetti ed eventi speciali che si protrarranno fino all’autunno. E per la prima volta nella storia del festival, sarà rappresentata un’opera in forma scenica: “Fairy Queen” di Henry Purcell affidata ad Antonio Florio e a Denis Krief.
Karole Armitage (definita la ballerina punk per la forza trasgressiva delle sue performanceIMG_3028 concepite fuori dai canoni tradizionali molto amati dalla cultura pop e mainstream ma che poggiano su solida formazione classica) farà ballare l’American dream nell’anno che sancisce la fine dell’embargo a Cuba. Una serata dedicata alla contaminazione dei diversi stili coreografici che evidenziano tecnica e filosofia della danza americana più importanti del XX e XXI secolo con la partecipazione dei solisti e primi ballerini da Alvin Ailey al New York City ballet.
Le coregrafie di Dimitris Papaioannou (uno dei migliori talenti della danza contemporanea, per le Olimpiadi di Atene 2014 è stato direttore artistico delle manifestazioni di apertura e chiusura dei giochi olimpici) racconteranno con Primal Matter la nuova realtà sociale e politica della Grecia, mentre il direttore della Biennale Danza, Virginio Sieni, un alfiere della nostra cultura che rappresenta l’Italia come uno dei migliori esponenti della scena europea del teatro danza, presenta in coproduzione con il festival il suo nuovo lavoro La mer su musica di Debussy, non rinunciando ad improvvisare con il pubblico “Di fronte agli occhi degli altri”, dedicato alle vittime di uno dei più grandi misteri italiani, la strage di Ustica.
Dedicato alla pace America-Cuba anche la serata con Cubanìa en el Ballet, con solisti e stelle del glorioso Ballet Nacional di Alicia Alonso, della nuova compagna cubana di Carlos Acosta, e ballerini cubani nel mondo, da Miami a Madrid, Londra a Roma, tutti formati alla Escuela Nacional de Ballet.
Il Ravello Festival, giunto alla sua 64esima edizione, dentro la storia della nostra contemporaneità, con le ispirazioni autonome che l’arte detta, con un programma ricco di appuntamenti, curato dai direttori artistici Alessio Vlad per la musica e Laura Valente per la danza, tendenze e progetti speciali.
Omaggio a Shakespeare, a 400 anni dalla morte in una trama complessa di appuntamenti di musica e danza, divisa in più giorni. Si parte con un grande attore, premio Oscar, Tim Robbins, voce recitante sulla musica di scena di Mendelssohn, “A midsummer night’s dream”, eseguita dall’Orchestra Sinfonica della Rai diretta da James Conlon. Il programma continua con “Killing Desdemona” (il femminicidio più famoso della storia del teatro) di Michela Lucenti (una forte tensione etica contrassegna il suo lavoro, non è un caso che la sua compagnia si chiami Balletto civile). Pur ispirato alla “Tempesta” del Bardo è “Before Breack”. Il ciclo dedicato al grande drammaturgo inglese si chiude con la rappresentazione nei giardini di Villa Rufolo della “Fairy Queen”.
1La proposta sinfonica del Ravello Festival torna alla tradizione con la presenza di grandi direttori d’orchestra (Juraj Valcuha e Jeffrey Tate, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con Yuri Temirkanov, l’Orchestra Sinfonica della RAI con James Conlon, l’Orchestra da Camera di Monaco con direttore e pianista Alexander Lonquich, l’Orchestre National du Capitole de Toulose con Tugan Sokhiev) secondo una formula che ha caratterizzato Ravello nel mondo. In programma anche un ciclo in quattro giorni dei concerti e delle sonate di Beethoven affidato ad Alexander Lonquich e a dodici pianisti italiani di nuova generazione.
Il programma è ricco anche di una rassegna jazz affidata a Maria Pia De Vito, la straordinaria cantante pluristrumentista di riconosciuto valore internazionale per la ricerca sincretica tra musica etnica e musica colta.
Numerosi i progetti speciali tra i quali si segnala Abballamm’, da un’idea di Laura Valente. Da fine luglio alla fine di settembre un progetto di ricerca e formazione in residenza. Coinvolti i centri di eccellenza riconosciuti dal Mibact e dalla Regione Campania.
Infine il territorio, la comunità locale, protagonista della sua ricchezza. È per questo che la Fondazione ha investito programmazione e risorse per un progetto young a favore dei ragazzi della Costiera Amalfitana con il progetto “La fabbrica dei sogni”: educare alla musica come linguaggio che connette i diritti di cittadinanza universali.
La Fondazione Ravello – ha dichiarato il presidente Sebastiano Maffettone alla conferenza stampa di presentazione (una data scelta non a caso, il 26 maggio 1880 è il giorno in cui Wagner scopre Ravello) – apre la stagione 2016 con una nuova governance e una nuova direzione artistica. Il rilancio della Fondazione è la conferma di come il nostro straordinario 11752535_1148366195189132_7830530368838048068_n sistema culturale sia tornata al centro degli interessi nazionali e il settore stia ricevendo un impulso positivo anche dal nostro governo. L’intento di rinnovare non significa però cambiare lo stile né tantomeno perdere il prestigio accumulato nel passato. In sostanza, il desiderio è quello di mantenere il meglio di quanto fatto in precedenza pur aggiungendo qualcosa di nuovo che risponde a esigenze non rinviabili sia del nostro tempo sia del territorio specifico in cui l’attività della Fondazione ha luogo”.
Un video prodotto da Franz Cerami ha creato subito il contesto da sogno della Divina che ormai da mesi vive una stagione con presenze da record. In questo difficile momento di crisi internazionale, con certezze e libertà di movimento fortemente compromesse, Ravello e la Costiera si confermano zona franca di accoglienza, forte integrazione, sospirata pace.

Redazione ArtinMovimento Magazine

Il 5 giugno “La fortuna nel pezzo” a Locri. Da non perdere!

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La fortuna nel pezzoI Licei classico e artistico dell’IIS “Oliveti – Panetta” si cimentano anche quest’anno col mondo teatrale, mettendo in scena La Fortuna nel pozzo, tratta da Lo Scudo di Menandro, a cura del compianto prof. Gaetano Briguglio. C’è grande trepidazione per questo evento, che avrà luogo domenica 5 giugno, alle ore 20.30, presso il Palazzo della Cultura di Locri.

Protagonisti della serata saranno gli studenti dell’Istituto, preparati dalla professoressa Lucia Licciardello, regista della pièce e autrice di un prologo, introduttivo all’opera. Fondamentale per la riuscita del progetto è stato anche il coordinamento generale della professoressa Filomena Sgambelluri, nonché l’allestimento della scenografia a cura dei docenti Alessandro Magliano, Marzia Misitano e Debora Sgro. Sotto la guida dei loro insegnanti, giovani attori e scenografi in erba hanno intrapreso un iter ludico-formativo che, attraverso attività di improvvisazione e mimica, e di progettazione, sono stati inseriti nel mondo dello spettacolo, con leggerezza e autoironia.
Il divertimento è una cosa seria, celebre frase di Italo Calvino, è stata ed è il loro motto. Docenti ed alunni hanno scelto concordemente di rappresentare questa commedia dall’abito tragico proprio per la profonda valenza formativa del suo messaggio. Da Lo scudo di Menandro, opera rimasta incompleta, sono arrivati a noi solo cinquecento versi, ma il professor Gaetano Briguglio ha creato un epilogo da tragicommedia perché, come affermava Corrado Alvaro: I classici sono come quei mazzi di fiori che arrivano al mercato stretti e pigiati, ma che riacquistano aria, luce e senso disposti con arte in vaso.

Illuminati da questo ideale, gli alunni – Anoskina Anastasia, Bova Maria Sofia, Bonfà Antonella, Brito Gabriele, De Matteis Eva, Farcomeni Giuseppe, Furfaro Francesca, Futia Giuseppe, Giorgi Domenico, Giovinazzo Maria Antonella, Gravanti Davide, Lacopo Noemi, La Rosa Samuele, Lupis Caterina, Macrì Gian Marco, Macrì Ludovica, Mazzaferro Marialuisa, Milicia Dario Paolo, Natì Alessia, Orlando Giulia,Panetta Antonio, Riggio Daphne, Sansalone Antonella, Satira Carlo, Scerbo Serena, Sgotto Giada, Spadaro Pietro, Stinà Francesca, Taverniti Giulia, Ursino Anna, Ursino Giuseppe, Ubaldino Ilaria e Verteramo Maria Pia – interpreteranno un testo che si presenta inizialmente come tragico, ma con una veste ironica, poiché la storia prende avvio da una sciagura, per poi concludersi con il deus ex machina risoluzione di tutti i problemi e dall’epilogo esilarante.
ILiceo classico giovani scenografi di questo interessante spettacolo saranno, invece, Michela Albanese, Federica Amodeo, Antonino Bonsignore, Carmen Aligi, Annamaria Bolognino, Anita Garreffa, Giuseppe Mittica, Carmelo Minnici, Martina Luscrì, Valeria Monteleone, Milena Pelle, Nicole Vesuviano, Sara Siciliano e Alessandra Zito.

Domenica 5 giugno andrà così in scena un piccolo gioiello che, oltre a far divertire il pubblico, lo indurrà a riflettere sulla giustizia fantasiosa, ma ideale del teatro, contrapposta della realtà, che avrebbe invece fatto vincere Smicrine, il malvagio antagonista, emblema dell’avarizia. Smicrine, personaggio altamente emblematico del peggio della società contemporanea, possiede infatti un esilarante senso della legalità ad uso personale e ha un unico scopo esistenziale: quello di accumulare ricchezze solo per se stesso. Tutti gli altri personaggi sono, invece, la personificazione dei vizi e delle virtù degli uomini, in cui il pubblico potrà, di volta in volta identificarsi. Per tali motivi, La Fortuna nel pozzo può essere definita a buon diritto un’opera che si ispiri, senza ombra di dubbio, alla realtà contemporanea. Noi alunni, in rappresentanza del laboratorio teatrale e, soprattutto della nostra Scuola, non possiamo far altro che raccomandarvi di non mancare!, dichiarano Maria Sofia Di Bova, Antonio Panetta, Antonella Sansalone e Anna Ursino.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

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